Calabria, terra di inganni.
Calabria, terra di straordinaria bellezza...solo fisica.
La nostra Regione da qualche anno, sembra essere divenuta "prima donna" nello scenario nazionale.
Facciamo un pò la cronistoria, partendo da quel fatidico 16 ottobre del 2005. Locri, Palazzo Nieddu del Rio. L' "esecuzione" dell'On. Franco Fortugno, vicepresidente del Consiglio Regionale è stata la massima espressione dello strapotere mafioso sull'inerme ed indifeso apparato statale. Troppo debole, troppo permeabile, troppo corrotto ed esposto alla contaminazione ed alla fecondazione dal seme 'ndranghetistico, o meglio del malaffare.
La morte violenta di Franco Fortugno catapulta la Calabria e la sua "questione" sulla ribalta mediatica nazionale. Anno Zero, Matrix, Porta a Porta (meno per la verità), Ballarò, ecc ecc... hanno reso pubbliche molte iiniquità ed ingiustizie che noi calabresi in parte conoscevamo.
Non conoscevamo però la gran parte della vergognosa condotta, dei vergognosi comportamenti anni luce lontani dall'etica e dalla morale, tenuti dalla classe politica regionale nella sua interezza, con sporadicissime eccezioni.
E non sapevamo di essere "l'ago della bilancia d'Italia"....
Infatti: elezioni politiche 2006? VITTORIA AL FOTOFINISH DEL CENTRO-SINISTRA...LA CALABRIA HA GIOCATO UN RUOLO CHIAVE.
I numeri dicono che la maggioranza ha, sulla carta, un senatore in più...ED E' ANCORA LA CALABRIA A FORNIRLO...CON IL PDM, IL PARTITO DI LOIERO.
Il Governatore diviene così il Presidente di Regione più "potente" d'Italia...
Così, tra indagini ed indagati, inchieste ed inquisiti, avvisi ed avvisati, arriviamo al 2007. I consiglieri regionali indagati sono più della metà. Lo stesso Governatore è indagato. In un miscuglio di apparati di potere, politici, massoneria deviata, e chi più ne ha, più ne metta!!!
Allora? Tutti a casa? Why not? (perchè no?)
Macchè...a casa ci va De Magistris. Gli altri, a tutti i livelli...col sedere saldamente fermo sulla poltrona...in barba al buon senso e, credo, alla volontà dei calabresi, che se interpellati, forse, forse perchè capire il nostro popolo è più difficile che stabilire il sesso degli angeli, non andrebbero più a votare.
Ma io mi domando, quando una intera classe politica viene ricoperta da questa "valanga mediatica", quando è ormai chiaro che non sta producendo, anzi produce "danni" incalcolabili, quando viene quotidianamente raggiunta da avvisi di garanzia, quando con cadenza settimanale viene "iscritta nell'elenco degli indagati"...cosa aspetta ad andare a casa???
Nella tanto vessata Prima Repubblica, per molto, molto meno...cadevano i GOVERNI!
E qui non si fa questione di schieramento. Il trasversalismo e la complicità che si riscontra nella attuale classe dirigente è disarmante e può scoraggiare quanti, come me, credono nel futuro della Calabria.
RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE!!!
C'è una via d'uscita, una scappatoia, un modo per frenare la caduta libera che sta attraversando la nostra Regione...
Cominciare a "ricostruire", facendo attenzione che i SOLITI NOTI, non abbiano accesso agli strumenti di lavoro...
Deve avvenire un totale rinnovamento, un cambio vasto e repentino della classe dirigente. La Calabria ha bisogno di politici ed amministratori che "sappiano" curare i mali della Regione, mettendo mano in primis agli apparati, agli uffici, i settori della burocrazia che sono letteralmente "invasi" da "potentati" che bloccano lo sviluppo, asfissiando le iniziative, rallentando e rendendo inefficaci le azioni su e per il territorio.
Dobbiamo realizzare questi obiettivi, dobbiamo snellire il sistema, bonificando laddove è ancora possibile, tagliando laddove il marcio impera!
Per noi stessi, per il nostro futuro, per il futuro della Calabria.
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