giovedì 23 ottobre 2008

"Riforma" Gelmini: Scuola e Università si ribellano

Ma come si può chiamare "RIFORMA" una serie di provvedimenti "forbice" che tagliano a casaccio sottraendo posti di lavoro e risorse?

Ma come si può tendere un "agguato" così grave al futuro del Paese?

Il clima è sempre più caldo negli atenei e nelle scuole italiane. Per protestare contro la legge 133/08 continuano i vari sit-in e manifestazioni nelle varie città.

Mentre le Regioni annunciano di interrompere il dialogo con il governo se non ritira le norme sui piani di ridimensionamento delle scuole più piccole.

La mobilitazione che c'è in tutta Italia dovrebbe imporre una riflessione al Governo che con arroganza continua sulla sua linea, forte di un consenso ottenuto plagiando un intero Paese (se Berlusconi oggi dice che gli studenti sono terroristi...la gente penserà che sono terroristi!).
Io penso però che dall'opposizione e dai manifestanti vada presentata una piattaforma di proposte, oltre alle proteste che pure servono.

Scuola ed Università sono i pilastri portanti del futuro del Paese. Tagliarne le risorse equivale a cagionarli. E se in una casa sono cagionati i pilastri portanti...la costruzione non starà in piedi per molto tempo!

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